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Non occupa spazio nella borsa fotografica, non costa nulla, non pesa: basta svitarlo e recuperarlo da un qualsiasi flacone di detergente o sgrassatore per la casa, ed ecco che lo spruzzino nebulizzatore diviene un valido alleato per chi è in cerca di fotografie con un pizzico di estro in più.¹

A casa oppure in viaggio, al parco così come a passeggio per la città, sono tantissime le occasioni in cui una spruzzata d'acqua nebulizzata riesce a trasformare inquadrature senza interesse in qualcosa di speciale.

Osservata da vicino, ogni singola goccia d'acqua si comporterà come una lente, offrendo un'immagine nitida ma ribaltata di quanto si trova di fronte.

Per chi vuol fare un ulteriore passo, altrettanto utile risulterà una siringa per iniezioni: per depositare singole goccioline in punti precisi del soggetto.²

© Steve Wall

A volte, per evitare che il vento disturbi il lavoro, possono essere messe in pratica 3 strategie, comuni nella fotografia macro.
In ordine di drasticità:

1. Schermare la zona con qualche oggetto che riduca l'impatto dell'aria (anche il proprio corpo a volte può bastare).
2. Aiutarsi a stabilizzare steli e rametti con del semplice filo da cucito e qualche molletta per i panni (ovviamente da tenere fuori dall'inquadratura).
3. Spostare il soggetto altrove e ricostruire artificialmente la scena³

Mettere a fuoco con cura, se possibile adoperando un treppiede, controllare la composizione e la posa (sull'istogramma), scattare e, una volta a casa, sviluppare ben bene le fotografie.

Buon divertimento!

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¹ In alternativa possono essere utili anche i tappi nebulizzatori dei flaconi di profumo: le piccoli confezioni di dimostrazione, spesso regalate nei grandi magazzini, sono validissime. Una volta terminato il profumo, acquistano una nuova vita come strumenti per fotografi creativi. ⇑

² Ovviamente la siringa deve essere nuova, per evitare inutili problemi d'infezioni. ⇑

³ Quando si tratta di fiori, non suggeriamo mai di carpirli. ⇑

Parole chiave: Fotografia, Macro Notiziario2014

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