Come fotografare i colori accesi del fogliame autunnale

L'autunno è periodo di pioggie, brume e sfumature delicate, ma anche di cieli tersi, foglie variopinte, tinte sature, piene, solide, che spaziano per tutte le tonalità del verde, del giallo, del marrone e del rosso. Ecco come ottenere fotografie che mettano in risalto i colori forti della natura.

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Fogliame d'autunno con i colori accesi
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© Reto Fetz


È capitato a tutti di fotografare un albero o un bosco dai colori molto vivaci, ma di rimanere delusi dal risultato, sopratutto se confrontato con la visione d'impatto rimasta nei nostri occhi.
Come si ottengono i colori giusti?

Bastano solo solo poche, semplici accortezze.
Ecco come fare per ottenere fotografie delle foglie d'autunno dai colori vivi.

Il soggetto

Il primo passo per ottenere una fotografia "giusta" è scegliere il soggetto adatto.
Sembra scontato, ma molti tralasciano questo piccolo dettaglio di base.
Non serve recarsi in Québec, nel Vermont, in Giappone o nelle foreste russe.

Dettaglio di una zona in basso a sinistra senza luce diretta: molto smorta...
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Dettaglio ingrandito della zona verde in basso a sinistra: si nota bene come, quando non arriva una luce diretta, brillante, gli alberi non spiccano con la dovuta vivacità.
Quindi, il soggetto va considerato, come vedremo al punto seguente, anche in rapporto ad un'adeguata illuminazione. Capita magari di trovare, lungo una passeggiata, un albero meraviglioso, che però ha preso luce al mattino ed ora è già in ombra: ecco che far caso a come possibili soggetti sono posizionati può aiutare chi intende far fotografie.

Abbiamo in tutta Italia alberi, parchi, boschi, foreste, macchie verdi di ogni tipo. Dal Gran Paradiso alle Dolomiti, lungo tutta le dorsale appenninica fino alla Sicilia, nelle zone costiere della penisola e delle isole, sui monti sparsi ovunque nel territorio, si troveranno sicuramente occasioni per fotografare l'autunno ed i suoi colori.

A volte basta un parco cittadino per scoprire il fascino dell'affresco autunnale.

Il fogliame, i prati, le montagne, il cielo, sono elementi chiave che vanno comunque cercati.
Non a caso alcuni periodi ed alcuni luoghi si prestano meglio di altri ;-)
E, sempre non a caso, molte persone fanno lunghe scarpinate per raggiungere una certa particolare veduta ;-)
Questo non toglie che si possa scattare una bella immagine anche dal balcone di casa propria.

La luce

Fotografia scattata con luce brillante diretta
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Dettaglio illuminato con una luce brillante diretta.
Si nota subito la gran quantità di riflessione speculare che desatura parte del fogliame.

Non tutte le luci vanno bene, non tutte rendono lo stesso effetto.
In fotografia la luce non è intercambiabile.
Una luce adatta rende la scena in modo unico, ed occorre a volte un po' di pazienza (e di fortuna) per trovare la luce giusta.
Dipende dal clima, dall'ora del giorno, dalla stagione, da molti fattori che influenzano colore, durezza, intensità.
Ecco perché è utile sviluppare una buona sensibilità alla luce: abituarsi a guardare, a notare come i raggi del sole si diffondono e si riflettono per creare le mille atmosfere che incontriamo ogni giorno.

Il filtro polarizzatore

I filtri polarizzatori sono accessori molto utili per eliminare i riflessi indesiderati.
Se non sai cos'è un filtro polarizzatore clicca qui.

Filtro polarizzatore
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Perché usare il polarizzatore?

Si tratta, assieme al treppiede, al paraluce, al flash, allo scatto a distanza, di uno degli accessori più importanti per chi vuole fotografare seriamente.
Il polarizzatore più semplice ed economico è realizzabile con gli occhiali usa e getta distribuiti gratuitamente (o quasi) nei cinema 3D. Le "lenti" di questi occhiali non sono altro che dei filtri polarizzatori circolari. Basta prenderli e metterli rovesciati (ossia con il lato esterno rivolto verso la lente) davanti all'obiettivo, per avere un valido filtro polarizzatore.
Ruotando il filtro si noterà come sia capace di ridurre i riflessi speculari su molte superfici.

Il filtro polarizzatore è in grado di ridurre i riflessi speculari in molte situazioni, permettendo di vedere e fotografare meglio.
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©kirpi.it

Confronta le due immagini di esempio: quella di sinistra scattata senza filtro e quella di destra con filtro polarizzatore fatto con gli occhialini del cinema 3D. Ovviamente non ci si può attendere una qualità eccelsa dagli occhialini usa-e-getta, ma è più che abbastanza per rendersi subito conto dell'utilità di questo filtro. La copertina di sinistra, senza filtro, è quasi illeggibile per colpa dei riflessi speculari. Il filtro polarizzatore, a destra, ha fortemente ridotto i riflessi permettendo di vedere tutti i particolari della copertina
Gli effetti ottenibili con il polarizzatore non sono riproducibili con alcun ritocco: serve proprio questo filtro in ripresa. È uno dei pochi filtri fondamentali in fotografia..
In caso si decida di adoperarne uno, il consiglio è di scegliere un filtro polarizzatore di buona qualità, adeguato al livello di immagini che si intende creare.



Fotografia scattata con un filtro polarizzatore
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Foglia ripresa con polarizzatore

Si vede bene come tutti i riflessi speculari, ossia quelli generati dalla superficie lucida della foglia che rispecchia la luce, sono stati eliminati con il filtro.
Questi riflessi non hanno a che vedere con il colore della foglia: sono bianchi.
Notare come qui sia riprodotto un minimo dettaglio di un'immagine, con solo alcuni particolari di una foglia. Si immagini allora quale vantaggio possa procurare l'eliminare tutti questi riflessi incolori da ogni foglia e invece lasciare trasparire il vero colore del fogliame.
È una differenza enorme!

Uno sviluppo adatto

Un lieve aggiustamento della saturazione aiuta a rendere i colori più accesi
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Foglia con lieve intervento sulla saturazione dei colori

Non basta scattare, occorre poi sviluppare lo scatto: non tutti hanno ancora colto che, al pari della classica fotografia chimica, la fotografia digitale necessita di un adeguato sviluppo.

Gli apparecchi fotografici sono predisposti per fornire ai fotografi più pigri uno sviluppo di base. Può essere anche utile ricordare che numerose fotocamere di qualsiasi livello dispondono di alcune impostazioni nei menu che permettono una resa più vivace (e magari anche calda) delle immagini jpeg.

Tuttavia, per ottenere il meglio, occorre darsi da fare in prima persona, dopo lo scatto.
Lo sviluppo digitale è cosa in linea di massima semplice: oramai basta spostare qualche cursore sullo schermo di un computer per cambiare anche radicalmente l'aspetto di una fotografia.
Nel caso specifico delle foglie autunnali, probabilmente la saturazione è l'intervento più importante: basta dare una leggera "spintarella" al cursore giusto :-)
Se non sai come intervenire sulla saturazione clicca qui.

Come modificare la saturazione?

Alcuni programmi semplici, come il Preview di Mac OSX, dispongono di un cursore per il controllo della saturazione; altri programmi più completi, come Lightroom, prevedono un insieme abbastanza complesso di regolazioni per definire con precisione diversi aspetti dell'immagine.
Non è tuttavia necessario disporre di programmi particolari: esistono numerosi siti che permettono di ritoccare le fotografie direttamente online.

Mac Os X Preview - Controllo della saturazione Picmonkey.com - Controllo della saturazione Lightroom - Controllo della saturazione

Alcuni esempi di pannelli per il controllo della saturazione rispettivamente di "Preview" (programma del sistema Mac Os X), "Picmonkey.com" (semplice ed ottimo programma di ritocco online) e "Lightroom" (sistema sofisticato per l'elaborazione d'immagini fotografiche). Clicca sui singoli pannelli per vederli più grandi


Foglia d'autunno con goccia
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© Stephen Bowler

Una fotografia dell'autunno non ha bisogno di molto per essere suggestiva.
Si può anche scattare sul balcone di casa propria, con una semplice foglia raccolta in giro, una goccia d'acqua, e le luce giusta.


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N.B.

Tutti i suggerimenti qui esposti non sono una ricetta assoluta: è ben possibile, ed a volte vantaggioso, riprendere una scena con cielo anche molto coperto, in qualche caso anche sotto la pioggia, ed ottenere comunque colori saturi e brillanti.
Ci siamo limitati a fornire alcune indicazioni di massima, che vanno poi adattate da caso a caso.
Sono molte le variabili in gioco: l'importante è, mano a mano, cominciare a farne esperienza.


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